24 ott 2005

Senza sfondo

Senza sfondo. Come si fa a scrivere senza sfondo? Come si fa a togliere quello che c’è dietro ogni cosa? Come sì fa ad essere dei miopi della scrittura invece che dei presbiti? Dipingere a tratti uniformi le cose lontanissime tralasciando qualcosa che c’è. Piccolo, ma c’è. Magari non è il Resegone, ma c’è.
Senza sfondo. Vivo nella città più bella del mondo eppure vivo nella sensazione costante che la mia vita sia senza sfondo. Vita miope. Solo la sensazione dello zaino pensante sulla spalla di una valigia trascinata dietro di me e sono nell’ennesima città diversa. Napoli, Padova, Trieste, Roma, Maldive…
Le camicie piegate bene nel loro scomparto. La borsa per la roba da bagno sempre pronta. Due spazzolini. Il pigiama. Una maglietta perché non si sa mai. Eccomi pronto per partire ancora.

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