27 ott 2005

Lontana

“Sei abituata male!!!” “Macchè, non ruttano neanche i maschi quà!”
Ecco, c’è altro da dire? Questo è essere italiani o, forse, più semplicemente romani.

  • Ho addobbato un albero con profilattici gonfiati come i palloncini.

  • Ho chiamato un tizio alle 3 di mattina cantando “good morning good morning it's good to wake up late...”

  • Ho infilato attraverso la finestra di uno\a un allarme antistupro alle 4 di mattina

Questi sono i racconti che senti fare da chi è lontano da qui e non ne rimani stupito, perché lei quando racconta di casa, racconta aneddoti dove uno dei protagonisti sei tu. Sì, proprio tu. O un amico. La nutella che vola. Il vomito rosso di vino sui calzini, sul pavimento e, chissà come, forse per effetto Patrick, anche sul muro.
“Mi chiamano la leggenda...per così poco!!!” Così poco. Un po’ ci rifletti sopra. Pochissimo. Noi di notte usavamo il muro della Chiesa come porta. Abbiamo vomitato da macchine e motorini in corsa. Abbiamo fatto notte fonda bevendo vino di pessima qualità in un eremo. Onestamente non so cosa altro abbiamo fatto. Eppure non ci hanno mai chiamati leggenda. Qualche volta cojoni. Ma non ricordo di essere mai stato chiamato leggenda.    

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