9 ott 2005

Natalia


Natalia. 18 anni. Forse qualcosa di più. Forse ormai sfiori i diciannove. Eppure sei ancora così immersa nel tuo essere una bambina. Il tuo sguardo sempre un po’ sorpreso e la tua piccola bocca che ha sempre voglia di darmi un bacio. Uno dei tuoi baci su una guancia. Con quei capelli biondi che per un attimo mi nascondono dal mondo. E mi nascondono il mondo.
Natalia mi riporti in mente mille ricordi. Ricordi che non esistono. Ricordi che vorrei esistessero. Sogni. Fantasia. La tua bellezza e il tuo sguardo. Troppo facile immaginarti su una spiaggia in un piccolo costume che nasconde le tue immature bellezze. Il tuo sedere che scodinzola. Troppo facile immaginarti una sera in discoteca. In una minigonna. Le tue esili gambe. Il tuo sguardo. La musica che ti cammina nel corpo. La maglietta un po’ troppo scollata lascia intravedere i piccoli seni.
Troppo forte, per la mia debole anima, immaginarti mia amante. Immaginarti senza veli che mi nascondono la tua bellezza. Troppo per me vederti senza quella sottile pellicola che ti rende una creatura inarrivabile. Senza il vetro smerigliato dell’impossibile. Vederti dentro il mio letto, dentro le mie braccia. Essere nel tuo corpo. Non è possibile.
Piccola Natalia. Lontana da me. Lontana dal mondo, da una realtà che ti lascia sempre terribilmente sorpresa. Piccola Natalia. Impaurita da tutto. Eppure così autoritaria. Così sicura di me e di te. Piccola Natalia sorriso che mi nasce spontaneo sulle labbra quando ti penso. Quando lascio che l’immagine di te scorra nella mia fantasia. Quando lascio che le tue parole leggermente sussurrate mi risveglino dall’antico torpore che trattiene il mio cervello.
Un sussurro. Ecco cosa sei. Un violento sussurro che devasta la vita. Prima non esisti, ma poi esisti ed è impossibile fare a meno di tenerlo sempre a mente. Di tenere la tua immagine davanti agli occhi. Lo so cosa stai pensando. Esattamente quella è la mia immagine. Il tuo primo sorriso verso di me. Un piccolo sussurro. Grazie. Quella bottiglia gelata di birra. Una Ceres. La ricorderò a lungo. Fredda. Ricorderò a lungo. Era sera. Un fuoco caldo. Trenta ragazzi. Tutti bevuti. Io ero appena arrivato. L’avete una birra? Certo. Eccola. Il tuo viso. Il tuo sorriso. Ecco tutto. Niente di più. Solo questo.
Natalia. 18 anni. Capelli biondi. Bella bocca. Bel sorriso. Voglia di vivere. Voglia di essere in silenzio con te.

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