6 nov 2006

Questa non so proprio da dove mi è uscita...

Noi siamo quelli che dovrebbero cambiare il mondo. Noi siamo quelli che se ne vanno in giro con le mani nelle tasche. Guardiamo il cielo nuvoloso, è speriamo che non piova. Noi siamo quelli che indossiamo vestiti colorati. Noi siamo quelli che non pieghiamo la testa davanti a nessun uomo, ma solo davanti a Dio. Siamo quelli che abbiamo sputato per terra. Noi siamo quelli che hanno visto in televisione cadere le torri gemelle. Il muro di Berlino. La statua di Saddam. Il comunismo. Noi siamo quelli che hanno visto morire Giovanni Paolo II e hanno smesso di avere un Papa.
Leggiamo il giornale su internet e libri sulla metro. Abbiamo vinto il mondiale di calcio cantando l’inno d’Italia 90. Ci sediamo su una panchina e aspettiamo un autobus. Abbiamo dovuto imparare a fare la doppietta per cambiare le marce. Noi siamo quelli che vorrebbero scrivere lettere d’amore. Siamo quelli che hanno imparato a memoria poesie. Siamo quelli che s’innamorarono di due splendidi occhi.
Però ad un certo punto ci siamo fermati. Abbiamo guardato i libri. Abbiamo guardato le preghiere. Abbiamo guardato le donne con cui abbiamo fatto l’amore. Abbiamo guardato i mozziconi di sigarette in terra. Le bottiglie vuote. I giorni persi a non fare niente. I giorni dentro l’università, la scuola. Abbiamo guardato le scarpe consumate dal camminare. Le vacanze. Il silenzio di una serata passata su di un muretto da soli, semplicemente ad aspettare qualcuno. Con le mani infilate nelle tasche per il freddo. Il naso e le orecchie ghiacciate. Semplicemente aspettare. Abbiamo guardato tutto questo e ce ne siamo chiesti il senso. E allora ci siamo fermati a scaldarci in un bar. E siamo ancora là dentro e guardiamo il mondo dalla vetrina.
Ma siamo felici di ballarvi sulla faccia, mentre cercate di sbirciare le cosce delle nostre donne. Mentre cercate di imitarci. Mentre mangiate avanzi dei vostri pasti. Mentre siete troppo giovani o troppo vecchi per fare l’amore. Mentre semplicemente noi ce ne stiamo lontano.

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