21 nov 2006

Nel blog ogni tanto bisognerebbe dire qualcosa di profondamente personale. Qualcosa che travalichi il senso comune del buongusto ed esprima qualcosa che è difficile comunicare in maniera diversa. Come il buon Chuck, chiacchierare allegramente del prolasso dell’intestino. Magari, come chiede Rambo, mettere una foto di qualche donnina discinta (se qualche donnina discinta volesse apparire basta postare a webmaster@leviatano.it, non troppo discinte perché mi arrestano, però almeno alziamo l’audience, e non solo). Bisognerebbe un sacco di cose. Potrei decidere di buttarmi sul porno. O forse sarebbe meglio l’horror. Forse basterebbe solo un po’ di pulp che porti via tutto il pochissimo senso rimasto. Bah! Rimarrebbe da citare Vasco Rossi e il gioco sarebbe finito.
Lascia stare tutto questo!!!! Lasciamo che il silenzio ogni tanto sia troppo violento per le orecchie. Lasciamo che tutto si trangugi dentro se stesso. Lasciamo che il cane mangi la sua stessa coda. Lasciamo che una donna ancora abbia voglia di mentire.
Non è facile passare in rassegna file e scoprire che qualcuno dell’ottantaquattro può drogarsi da quando ha quattordici anni. Ghigliottina che ti trasforma in un barbone senza neanche essere passato dal via. Senza neanche aver preso qualche soldino. Anzi qualche soldino lo hai preso perché prima lo hai rubato a tua madre. Poi lo hai rubato a chissà chi. Eppure vieni scarcerato perché c’è stato un mistake, un misunderstanding.
Non so perché, nella mia logica, allora, la soluzione è schiacciare questi micro-ricordi-records-files-nonsochecazzo nell’abisso della coscienza. I sistemi sono i soliti. Droga, alcol, sesso. Eh eh. E ritorna l’allegra ghigliottina che ti condanna ad essere un barbone pure a te. E allora è arrivata l’ora di smettere di pensare che il mondo voglia essere salvato. Forse Sheila, Sue e Barbara vorrebbero salvarlo. Ma il mangiafagioli? Gay-Spilungone? Pansa-guardatv?
Oggi mi si ghiacciavano le mani dal freddo. “Gosh! I’m freezing! Man!” Ho cercato di spiegare al simpatico autista filippino che aveva semplicemente deciso di lasciarmi ad aspettare il suo maledetto autobus su un marciapiede. Un barbone dormiva su una sedia con una giacca blu. Il mio amico Hip-Hop oggi non mi ha salutato. È bipolare. Oggi era il giorno della urla. Peccato! Lo sproloquio contro i girlscout cookies mi aveva divertito. Ma chissà quale è la sostanza di cui si fa. La mia amica eroina si è rimediata degli underwear neri. Birtorzolo oggi invece era strano, deve aver cambiato liquore. Ruttava che Dio la mandava. Old man era simpatico come al solito. Pantalone di velluto. Camicia a scacchi. Due giorni a settimana è seduto a un passo da me. Scrive lettere e telefona. Solo oggi si è accorto che è un mese che aggiorno quello stramaledetto archivio.

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