7 set 2005

PostConvegno Meg Frascati.

NON DI MURI HA BISOGNO IL MONDO MA DI PONTI.

 

Sono tornato a casa!!! Sono distrutto e ho un mal di testa formato famiglia. Il cuore gonfio di gioia. FAVOLOSO!!!!!!! Mi sono divertito da matti. Ho fatto me stesso in tutto e per tutto. Niente limature. DIFFICILE. Praticamente impossibile spiegare i salti emotivi che hanno devastato per l’ennesima volta il mio povero animo. Poverino! Crollato sotto i colpi destabilizzanti della semplicità. Perché alla fine sono due occhi che ti guardano con intorno un faccino gentile a cambiare la giornata. A Lasciarti svaccato su una panchina a fumare lentamente una sigaretta, con due sole ore di sonno in corpo. Alla fine non cambia niente perché sai di stare bene e permetti al sole di illuminarti il viso anche se fanno almeno trenta gradi.

Stanza 429. Comodino nell’armadio. Materasso nella doccia. Rete in verticale sul muro. Armadietto e varie ed eventuali coperte-lenzuoli sul terrazzo, dove giacciono i resti degli aghi di pino e di mozziconi trasportati e frullati da una tempesta. Stanza ?????? (la censura serve a proteggere un responsabile). Un palmo d’acqua sul pavimento. Cocci di una bottiglia. Troppa popolazione ristretta in poco spazio.

Troppa popolazione ristretta in poco spazio.

E poi finisce sempre che non puoi stare in piedi a farti gli affari tuoi. Magari a guardare Roma e a scoprire che da lassù si vede San Pietro, anche se non ci abita più Giovanni Paolo. Magari a ripensare alle parole dette dai bambini. Alla loro semplice, ma efficace fantasia. “Il colore delle tue pelle è come il colore della tua maglietta… Indifferente!” Che poi se i maschi vanno in giro con magliette rosa non so quanto sia realmente indifferente.

Troppa popolazione ristretta in poco spazio.

Mangi dieci volte di seguito pasta al pomodoro. Poi sempre le stesse cose. Pollo, pizza, lasagne. Sempre lo stesso vino. Dello stesso colore e sapore di sempre.

Troppa popolazione ristretta in poco spazio.

 

GRAZIE A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!

Nessun commento: