27 feb 2006

Mi prendi un po’ di anima e te ne vai.
Mentre io continuo a guardati le spalle.

Padova è immersa nel grigio totale. Palazzi. Persone. Tutto grigio.
Io fatico ad avere un pensiero qualsiasi. Allora dolce soluzione.
Mi lascio trasportare.
Dormo un po’ qua e un po’ là
Mangio un po’ qua e un po’ là.
Orecchiette alla cime di rapa. Radicchio trevigiano. Pasta al sugo.
Il mio povero intestino ne risente malamente, urlando le sue proteste.
Rispondo alle sei del mattino a un sms maldiviano.
Difficile sintetizzare tutto.
Chiacchiere notturne.
Una mia ennesima preghiera che sale a Dio.
Silenzi.
Pranzi.
Cene.
Ed arriva ancora la notte.

Lascio un po’ d’anima e me ne vado.
Mentre io continuo a pensarti di spalle.

Rosa Maria con il pancione.
Lorenzo.
Palma e Carla.
Betta mi racconta.
Maria mi chiede.
“Sono le due di notte. Ho mal di pancia, vado a cagare”.
Messa. Prete.
Gesù è lo sposo.
“Scrivi di me!”
Ma come faccio?
L’omino FS da dietro un vetro: “Roma? 15:04. Niente. 17:04. Niente.”
Due ragazzi mi vendono un biglietto del treno.
E torno a Roma.
Alla fine solo la Provvidenza mi riporta a casa.

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